Il palazzo Baldassini prende tutto un isolato che si apre su via che porta in piazza del Popolo. All’inizio di quella che oggi è via san Francesco c’era un monumento antico, la chiesa delle Grazie o dei Servi, consacrata nel 1496 ma  poi abbattuta nel 1922. Al suo posto c’è oggi il liceo Mamiani-Lucio Accio. All’interno della chiesa vi era il dipinto della Madonna delle Grazie che ora è nella chiesa in via San Francesco, meta di devozione a maggio,  e che durante la seconda guerra mondiale dovette compiere uno strano viaggio. 

Quando i tedeschi chiusero tutti gli accessi alla città e decisero che  quella via sarebbe stata minata per impedire l’accesso degli alleati  da Fano gli abitanti vennero avvertiti di abbandonare le case e così pure i frati della chiesa delle Grazie. Questi, in gran fretta, pensarono a mettere in salvo il dipinto della Madonna e, non avendo altri mezzi a disposizione, perché tutti sequestrati dai tedeschi, lo misero su un carro funebre e lo portarono a piedi a Mombaroccio, dove rimase in salvo fino alla fine del conflitto, per poi tornare al suo posto, dopo i restauri ai danni del bombardamento.  

Via San Francesco è visibilmente spaccata in due, con una parte antica e ristrutturata ed un’altra che è stata completamente ricostruita con criteri di modernità. La scuola citata prima che ha preso il posto della più antica chiesetta è dedicata al poeta romano Lucio Accio ma anche  a Terenzio Mamiani, cugino di Leopardi ma soprattutto  un grande protagonista del Risorgimento, che è il filo rosso del nostro racconto.